Un argento e un bronzo per… ricordare!

Piera Sertorelli e il Col. Marco Mosso

La serata di feste per le medaglie conquistate da Innerhofer e Fill si è intrecciata con la celebrazione dei 75 anni dalla vittoria azzurra della pattuglia militare ai Giochi di Garmisch del 1936.
La famiglia di Stefano Sertorelli, uno dei quattro componenti della squadra, è stata festeggiata da grandi campioni del presente e del passato, da giornalisti e dai tanti ospiti che hanno affollato la serata.

Piera Sertorelli, moglie di Stefano, ha passato la sua prima giornata a Garmisch – dove non era mai stata in precedenza – vivendo le emozioni della supercombinata e respirando l’aria delle gare: “abbiamo portato fortuna agli azzurri – racconta Piera – e questo fa di questa serata qualcosa di speciale. Mio marito era un grande appassionato e ha dato l’anima per lo sci, come atleta e come allenatore. Ha tirato su tanti giovani campioni!”

Piera era accompagnata dai tre figli, Elvio, Marco e Stefania e dai 5 nipoti, oltre che da molti componenti della grande famiglia Sertorelli, una delle più importanti nella storia dello sci azzurro.

Tra i componenti della Pattuglia c’era Luigi Perenni, nome che ancora oggi è collegato strettamente agli sport della neve. “In realtà si chiamava Alois Prenn – spiega il Colonnello Marco Mosso, comandante del Centro Sportivo Esercito – ma visto il periodo storico, nomi e cognomi venivano italianizzati. Grazie all’impresa di Silvestri, Perenni, Sciligo e Sertorelli il Ministero decise di fondare il Nucleo Pattuglie Sci Veloci dell’Esercito, che nel dopoguerra è diventato Centro Sportivo, sempre con sede a Courmayeur. E’ per questo che siamo sempre riconoscenti a questi grandi campioni”.

Tra i personaggi presenti, oltre ai nazionali azzurri, anche Piero Gros che il 14 febbraio 1976 a Innsbruck conquistò l’oro nello slalom davanti a Gustavo Thoeni: “non posso che ringraziare gli amici di Bormio – ha detto un emozionato Pierino – per aver pensato anche a me in questa giornata. Il mio legame con la Valtellina e Bormio è sempre stato molto stretto. Il mio primo allenatore era di Bormio e allo Stelvio ero di casa. E’ una giornata indimenticabile”. Tra l’altro Gros vinse nel 1978, a Garmisch, l’unica medaglia azzurra di quel mondiale.

Piero Gros, Piera e i Sertorelli

In assenza del presidente Morzenti a rappresentare la FISI era presente il vice Presidente Vicario Antonio Noris che oggi ha incassato due medaglie raggiungendo quota quattro nel medagliere 2011, con ancora la gara a squadre e i quattro slalom in calendario: “è stata una giornata magnifica, e la presenza di Piero Gros e della famiglia Sertorelli rappresenta la continuità del nostro sport al massimo livello. Vincere due medaglie – conclude Noris – in una giornata così speciale raddoppia la nostra gioia. E’ una giornata che non dovrebbe finire mai”.

A rappresentare la Valtellina, delegato dal Presidente della Provincia di Sondrio, era presente l’assessore Filippo Compagnoni, da sempre vicinissimo al mondo delle competizioni.

Nella serata è stata aperta ufficialmente la mostra multimediale dedicata a Stefano Sertorelli e al suo… “sogno d’oro”.


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